Il futuro della canzone d’autore è nelle mani di ANDREA AMATI: la recensione di BAGAGLIO A MANO.
Bagaglio a mano è il titolo di un meraviglioso album pubblicato da uno dei cantautori che stimo in assoluto:
Andrea Amati.
Andrea l’ho conosciuto grazie a Giovanni Bagnari e Daniele Bavagnoli e quella piccola grande realtà del Caffè Centrale.
Era impossibile non innamorarsi delle canzoni e delle performance di Andrea Amati da Santarcangelo di Romagna.
E visto che è appena finito Sanremo, Festival dell’oblio musicale mai come quest’anno, vi consiglio di fare una bella cura con le canzoni di questo album per eliminare le tossine di quello che, una volta, era conosciuto come il Festival della canzone italiana.
Si parte con una presentazione bella e spiazzante di Andrea in cui le sue influenze musicali si fanno vivo e se lui canta “Mi sono perso!”, il sottoscritto invece ha ritrovato la retta via della canzone d’autore perché Amati fa parte di quel mondo cantautorale distrutto da quei quattro prodotti messi in giro da major e sublabel di major.
In questo album non c’è una canzone di cui non ci si innamora in una combinazione perfetta di testi, scritti da Andrea Amati, Daniele Maggioli, Massimo Marches e Federico Braschi e le musiche di una grandissima band con nomi del calibro di Massimo Marches (trovate un po’ di pubblicazioni sui digital store), Federico Mecozzi (uscito nelle scorse settimane con il suo album di debutto), Marco Montebelli alla batteria e Francesco Preziosi al basso.
“Bagaglio a mano” è su Musica Italiana Emergente vol. 2
Hanno partecipato all’album anche Marco Mantovani, Elisa Semprini, Marcello Dolci e Giuseppe Righini.
Con questo album quello che viene subito fuori è la maturazione di Andrea Amati che, per quanto mi riguarda, vedevo già di grande spessore artistico negli anni passati.
In questo album però c’è un grande lavoro come ogni album in cui c’è un cantautore.
Canzoni ispirate da “Solo bagaglio a mano” di Gabriele Romagnoli e che come dichiarato da Andrea Amati sono state scritte quasi tutte di getto ed è proprio qui che si vede il grande cantautore. Ed è qui l’elemento importante di questo album,.
Poteva fare una grande schifezza scritta d’istinto ed invece è venuto fuori un album che rimarrà sicuramente nei cuori di chi sta cercando musica vera e sono altrettanto sicuro che sarà custodito con cura perché “Bagaglio a mano” di Andrea Amati lo potete ascoltare sui digital store ma il gusto di possederlo, gustarsi i testi delle canzoni contenuti nel booklet e leggere i nomi della squadra che ha lavorato a quest’opera, il digitale sicuramente non ve lo potrà mai donare.
Grande Andrea, un dieci con lode è il minimo per il tuo “Bagaglio a mano”.