INTERVISTA A GIANLUCA GIULITTI IN USCITA CON “NEMMENO IO SO CHI SEI”
Oggi tra le pagine di “MIE–Musica Italiana Emergente”, intervistiamo Gianluca Giulitti, nuovo cantautore del panorama emergente che proprio ieri è uscito con il suo primo inedito “Nemmeno io so chi sei”.
Ciao Gianluca, è un piacere essere la prima con cui parli del tuo inedito, raccontaci un po di te, come è nato l’amore per la musica?
L’amore per la musica nasce sin da piccolo, la scopro grazie a mia mamma e mia nonna che mi facevano ascoltare i loro miti musicali e man mano che cresco inizio ad essere avvolto sempre più dal desiderio di fare musica. Quando mia nonna mi regala la mia prima chitarra imparo subito a suonarla e non appena prendo un po più di dimestichezza con questo strumento inizio anche a scrivere testi ispirandomi soprattutto a scene di vita vissuta. Per me la musica è un rifugio ad ogni mio problema, lei è sempre li non ti tradisce mai, devo molto alla musica mi è stata vicina nei momenti difficili.
Quindi possiamo dire che purtroppo o per fortuna nei momenti difficili riesci ad ispirarti di più?
Esattamente, è proprio in quei momenti, belli o brutti che siano, che riesco a trovare l’ispirazione per un nuovo pezzo.
Ieri sei uscito con il tuo primo inedito “Nemmeno io so chi sei”, è l’inizio di un progetto musicale?
Speriamo sia l’inizio di un qualcosa che mi permetta di potermi esprimere con continuità, per il momento è solo un brano dell’ Ep ancora in fase di lavorazione e spero in un futuro di poter fare un cd tutto mio.
Per te chi o cosa rappresenta “Nemmeno io so chi sei”?
Rappresenta una situazione scomoda nel decidere cosa sia diventata per me un ipotetica ragazza, da tutto ciò che è stato a quello che poi in realtà si è rivelato.
Quindi è un esperienza vissuta?
Si, come ogni mio pezzo mi ispiro molto a quello che vivo veramente nella vita di tutti i giorni.
Ti sei proposto ad alcuni talent tra cui Amici, X-Factor e The Voice, cosa ne pensi dei talent?
Penso che siano un ottima vetrina ed opportunità per emergere, soprattutto in un mondo dove più hai visibilità più puoi tentare il grande salto.
Non pensi che alcune volte possano creare false illusioni, far montare troppo la testa?
Si si questo è normale, sta al partecipante rimanere con i piedi per terra. Tieni conto che ogni anno dai talent escono un sacco di cantanti partecipanti quindi è veramente difficile farsi notare.
Purtroppo non sei riuscito ad emergere dal talent, cosa ti ha insegnato comunque questa esperienza?
Mi ha insegnato che è un mondo dove bisogna sgomitare parecchio per arrivare, fare una puntata o dieci in un talent porta comunque a rimanere nella testa della gente, a volte hanno più successo i partecipanti che vengono eliminati e non chi vince. Comunque vada ti può dare la possibilità, come nel mio caso, di fare un inedito di lancio che in qualsiasi modo andrà sarà sempre una rampa di lancio.
Pensi che qui in Italia ci sia abbastanza spazio per la musica emergente?
Purtroppo qui in Italia non danno lo spazio che danno all’estero ai giovani emergenti, io personalmente se avessi qualcosa di concreto porterei la mia musica all’estero.
Tante volte abbiamo visto artisti cambiare il proprio stile pur di avere successo, tu saresti disposto a farlo?
Penso che chi canta lo debba fare perché ne sente il bisogno e non per il successo. Io canto perché devo esprimermi ed è l’unica cosa che mi fa stare bene. Sul palco ti senti il padrone del mondo e finalmente ti senti utile. Chi ti spinge a cambiare il tuo stile è perché in realtà non vuole te ma solo creare guadagno su di te.
Per concludere, una piccola indiscrezione o qualche novità in arrivo ce la riveli?
Ci sono delle cose in ballo ma ancora da decidere e confermare, preferisco aspettare per parlare. Sono molto scaramantico….
Bene Gianluca anche se sei scaramantico, io e tutto lo staff di “MIE – Musica Italiana Emergente”, ti auguriamo in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti e ti ringraziamo per aver concesso a noi la tua prima intervista.
Grazie a voi e crepi il lupo!
jessica scida