LA LEZIONE è il primo singolo di NICOLA DI BANARI
Dai Nasodoble al suo primo progetto solista: a marzo l’album d’esordio dell’artista sardo, PER AMORE.
Una lettura spietata e tagliente dell’economia, della politica e della società contemporanea. LA LEZIONE è il nuovo singolo e videoclip del cantautore sardo NICOLA DI BANARI (etichetta Tronos Digital), al secolo Alessandro Carta, voce e autore dei Nasodoble. Il brano anticipa l’uscita del suo primo album da solista, “Per amore”, prevista per marzo 2018.
In duo con il violinista Peppino Anfossi, con cui da sempre collabora, Nicola di Banari dà il via ad un percorso d’autore personale che si caratterizza per il sarcasmo e la leggerezza con cui tratta i temi civili e per l’intensità delle corde più sentimentali.
Il primo singolo, LA LEZIONE, nasce dall’urgenza di mettere a fuoco, con lucidità, il condizionamento che i mercati finanziari internazionali esercitano sulla società globalizzata e le conseguenze politiche e sociali che si abbattono come un dòmino in ogni segmento della vita pubblica e delle istituzioni degli Stati sovrani, dai diritti al gioco d’azzardo, dal lavoro alla scuola, dall’esercito alla Costituzione. Il brano esce accompagnato da un videoclip che porta la firma di Alberto Salvucci.
Inizia così la strada che porterà all’album, PER AMORE, “il sentimento più indefinibile che ci sia dato di vivere”. E’ un approccio alle cose che nasce da una scelta e contemporaneamente dalla sua ineluttabilità: non riusciremo mai a sapere quanto di nostro ci sia in quella scelta e quanto invece non avremmo mai potuto sottrarci a quella stessa scelta.
“Come la scelta di stare insieme ad una persona, come la scelta di varcare il mare su un barcone, come la scelta di separarsi, quella di impegnarsi nella comprensione della realtà e del suo delirio, come la scelta di suonare anche se si è consapevoli che non si tratta di una scelta perché l’unica cosa vera è che non avresti mai potuto farne a meno. E non sai – spiega Nicola di Banari – quanto per ogni tua scelta, veramente abbia scelto tu né quanto le cose abbiano scelto te. È lì che forse la motivazione più semplice che riusciamo a darci è: l’ho fatto per amore, e in fondo una motivazione più minuziosa nemmeno ci interessa”.
E tra le scelte c’è anche quella intraprendere la strada da solista dopo l’esperienza con i Nasodoble che – come racconta il cantautore sardo – “dura da quattordici anni. In quel caso la rielaborazione dell’impianto cantautorale dei brani ha il filtro del collettivo. É dunque un’esperienza che contempla la sintesi delle sensibilità emotive di tutti i componenti di una band che partecipano attivamente all’esperienza musicale e che produce una complessità di input musicali, sonori e testuali che è la cifra e l’obbiettivo primo del gruppo”. La scelta che sta alla base di questo nuovo lavoro, invece, è l’esatto opposto. Ovvero la proposta del cantautore, che cerca dentro di sé la sintesi della propria emozione in un percorso musicale meno articolato e più diretto, sia che si approcci al mondo dei sentimenti sia che si impegni nella lettura della società. Comunque un percorso musicale rivolto verso la leggerezza e l’emozione.