MANU: il primo disco si intitola DISTANZA 0
Esce “Distanza 0” il nuovo disco di MANU che cerca di sposare a pieno e con grande stile il mood Rap / HipHop delle più alte tradizioni. Anni di carriera che poi si condensano soltanto oggi. Un disco che sembra voler avere il peso di una vera e propria esperienza di vita.
Grande personalità nonostante un mood assai di cliché sdoganato ormai da più parti.
E poi grande professionalità anche nella produzione video che in rete supera il milione di visualizzazioni con entrambi i singoli scelti.
Un disco impegnativo con cui esordire. Un lavoro curato dalla MANU Production’s, una CREW che celebra a pieno lo spirito intimo e raccolto di un suono in bilico tra suoni digitali di maniera e quel piglio acustico del nostro pop da mainstream.
L’intervista a Manu
Anni di carriera ma – se non erro – solo ora condensi tutto in un unico disco ufficiale. Come mai?
Pima della nascita della “Manu Production” la mia etichetta discografica, non ho mai avuto le possibilità economiche per poter produrre un Album a livello professionale, ma soprattutto che meritasse di essere commercializzato “dal mio punto di vista”. All’interno di questo Album sono condensati solamente 15 Inediti estrapolati dai 200 chiusi nel cassetto, devo ammettere che comporre non mi costava nulla.
Il vero significato di questo titolo: cosa c’è scritto tra le righe di “Distanza 0”?
Ora come ora “Distanza 0” non è più soltanto il primo singolo estratto dall’omonimo album, che racconta le difficoltà di un amore o amicizia a distanza, è un titolo che raffigura il principio di quello che è il mio primo e vero percorso artistico, è il titolo che si è preso sulle spalle l’inizio di un sogno che sta diventando sempre più realtà e il “Distanza 0 Tour” con il Sold Out nella prima tappa del 3 Febbraio a Caserta ne è la conferma. Distanza 0 è il capolavoro, se non si fosse notato, ne vado molto fiero.
Un disco lungo. Sono 15 inediti. Quanto tempo ha portato via la produzione?
È stata una lunga e romantica produzione svolta nello studio di Milano del mio produttore artistico “Fabio Moretti”. 9 mesi di cui 6 per creare gli arrangiamenti, 20 giorni per registrare le voci e i restanti “Mix e Mastering”.
Ci regali una bella curiosità sulla genesi di questo lavoro?
In principio questo Album lo strutturai con differenti track, almeno il 50% dei brani al suo interno erano altri. “Splendida” “Perdonerò” “Oceani e terre di Cristallo” solo alcuni dei titoli. Perché ho deciso di escluderli e azzardare una rotta in parte più spensierata? Perchè sarebbe stato un Album con troppi potenziali singoli bruciati.
Featuring? Hai pensato di accogliere nella tua scrittura qualche nome di riferimento della scena rap – HipHop italiana?
Sono sempre stato focalizzato su me stesso, ammetto di essermi rinchiuso nel mio Mondo in questi 20 anni di composizioni, non lasciando spazio ad altri artisti se non a un mio grande amico “Paroliere” Francesco Di Biase, autore di “È solo che…” uno dei brani più belli dell’Album. Nonostante questo, sono apertissimo a possibili Feat. in futuro.
E allora chiudiamo con questa domanda piccante: Sfera, Fedez e compagnia cantando. Un tuo punto di vista?
Pur avendo origini meridionali, purtroppo o per fortuna non sono un amante del piccante. PEACE.
Paolo Tocco