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Recensione: Luis Leo – Dell’essere liberi

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Salvatore Imperio
di Salvatore Imperio

Esordio con il suonuovo disco per Luis Leo, all’anagrafe Leonardo Borrelli, ex cantante, chitarrista e compositore del gruppo indie Mersenne.
Il primo album ufficiale, che uscirà il 5 Gennaio 2018, dal titolo “Dell’essere liberi” è stato anticipato dal video di “Ti sento” pubblicato a fine ottobre.
“Dell’essere liberi” è un album molto interessante in cui l’autore racconta delle vite delle persone che sono letteralmente fatte di abitudini per andare avanti e che, nel tempo, diventano delle vere e proprie gabbie.

Il Rock alternativo di questo album ha il sapore della ribellione.
Ribellione verso la routine e verso gli schemi quotidiani da cui molti di noi vogliono staccarsi ma, che nella maggior parte dei casi, ci sovrastano fino a schiacciare quel che sentiamo di essere veramente.
Il messaggio contenuto nelle nove canzoni di questo nuovo lavoro è molto forte e come sempre,fare il punto della situazione soprattutto descrivendo gli elementi che sono alla base della nostra società è il segnale che c’è voglia di cambiare e che, ormai, non siamo più disposti ad una vita di schemi.

 

Ti sento, il videoclip.


 

L’album della consapevolezza di Luis Leo

La consapevolezza di queste nove canzoni che compongono “Dell’essere liberi” è difficile da trovare nella nostra società e cantarla è un’azione molto importante che può davvero aiutare a cambiare “le regole del gioco”.
Luis Leo parla di ognuno di noi, che con i paraocchi andiamo avanti in una vita in cui ci consumiamo a pensare come in “Ciò che vuoi” e mostra una grande forza propositiva dell’autore.

Le parole e le musiche di Leonardo Borrelli sono molto fluide e riescono ad entrare nella mente di chi ascolta in maniera molto semplicemente e fa di questo nuovo lavoro, dell’ex cantante dei Mersenne, una pietra miliare nel panorama della musica indie.

Consiglio vivamente di ascoltare album come questi perchè c’è tutto il coraggio nella forza delle parole di chi, attraverso la musica, racconta di noi e della schiavitù che viviamo, ingabbiati in schemi fatti di abitudini che ci porta a vivere una vita che, in molti casi, ci fa andare avanti per inerzia ignorando cosa può essere a bellezza nel staccarsi completamente dal sistema che ci vuole come automi o animali abitudinari.
 

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