ROBERTA GIALLO protagonista al CLAB STUDIOS
La meraviglia nel vedere la rivelazione del 2017 che dopo innumerevoli riconoscimenti, il Premio Bindi 2017 ed il Premio dei Premi organizzato dal MEI di Giordano Sangiorgi non ha prezzo.

Un concerto intimo ed un incontro dove chi ha avuto la fortuna di ascoltarla dal vivo, ha potuto incuriosirsi e capire ancor meglio chi è Roberta Giallo.
Un’artista a 360 gradi, direi quasi che è arte fatta persona. Piano e voce che riescono ad arrivare al cuore emozionando grazie a brani come “Non Amarmi due secondi”.
E dopo l’esibizione ho avuto la possibilità di chiederle quanto avesse influito Lucio Dalla nel suo modo di fare arte, ha raccontato la dura vita dell’artista fino a raccogliere i frutti in questo 2017 che, sinceramente, mi auguro sia solo l’inizio per una delle cantautrici più brave del panorama italiano che sembra assurdo relegare ancora nel mondo della musica emergente considerando anche i suoi innumerevoli riconoscimenti e collaborazioni con il già citato Dalla, Pupi Avati, Samuele Bersani per citarne alcuni.
E non sono solo i riconoscimenti e le collaborazioni che fanno della Giallo, una grande artista, ma la sua enorme preparazione che si percepisce immediatamente per chi assiste alle sue esbizioni.
E la preparazione di Roberta è da performer teatrale, da musicista e da grande conoscitrice delle parole perchè in grado di darle la giusta importanza.
Roberta ha poi citato dell’attività di supporto agli artisti indipendenti con la sua rassegna dedicata ai cantautori intitolata “Martedì in Giallo” svolta in uno dei locali più importanti di Bologna, il Bravo caffè.
Ed in questo suo altruismo artistico esce fuori il grande spessore umano di Roberta che, forse, è esploso anche grazie agli insegnamenti di chi aveva capito il suo enorme potenziale, come Lucio Dalla.
Non vuole essere un paragone con un grande della musica come Dalla, ma Roberta, in alcuni frangenti, mi ha fatto pensare che lei fosse la prosecuzione artistica ed umana del grandissimo cantautore e scopritore di talenti come Ron, Bersani e tanti altri.
Guardandola esibirsi, nella sua espressione artistica totale tra voce, pianoforte e fisicità nell’esibizione, ha ricordato tantissimo l’autore di Caruso ma, ripeto, questo non vuole assolutamente essere un paragone tra due artisti.
Altra nota positiva della serata è scoprire una realtà così bella a Foggia: il Clab Studios.
Un vero punto di svolta creato da una squadra di grande professionalità che ha realizzato un laboratorio a disposizione di chi vuole mettere a frutto la propria creatività e che con queste esibizioni per poche persone ha portato una emozione diversa dai soliti concerti e una ventata d’aria purissima in una città del sud.
Un grande plauso a questi ragazzi che stanno mettendo anni di esperienza in un progetto che darà, facendo tutti gli scongiuri del caso, grandi soddisfazioni.