ROCKY HORROR: esce "UN SALTO NEL BUIO"
Li avevamo incontrati con questo nuovo lavoro nel segno dell’erotismo e del sociale, con il singolo “SIAMO NOI” nel cui video troviamo la bellissima KELLY REY di PlayBoy Italia nei panni di una ragazza che vive la doppia faccia di questa vita fatta di apparenze.
L’invito dei ROCKY HORROR a ricercare la nostra normalità è il mood con cui ci accompagnano in questo nuovo disco dal titolo “UN SALTO NEL BUIO”.
Certamente non è un disco di emergenti ma come sapete M.I.E. da spazio alla musica che conta. E con i ROCKY HORROR facciamo un salto nel rock tinto di rap dalle radici americane.
Da PINO SCOTTO in poi hanno solo concimato un terreno fertile e raccolto grandi traguardi.
L’intervista ai ROCKY HORROR
Emergenti, professionisti, famosi e quanto altro. Justice la vostra carriera ormai non è proprio da sottovalutare. Eppure resteremo sempre “emergenti” fino a che non lo dice la televisione. Partiamo da questo annoso problema sociale per chiedere come i Rocky Horror vivono questo paradosso della musica italiana?
Penso che in un ambito underground, o indipendente come il nostro attuale, il metro di giudizio per definire una formazione emergente, professionista o famosa sia ben diverso. L’essere qualcuno in funzione dell’apparire, anche immotivatamente, sui canali main stream, è qualcosa che appartiene più al mondo del Pop.
Arriviamo a questo secondo disco. La cifra stilistica che spesso viene fuori è quella del Crossover, ma in questo nuovo lavoro parlerei più di un Rock, americano nella fattura, ma sicuramente molto più melodico di quel che in fondo ci si aspettava pensando al precedente l.p. “Sciogli il tempo”, o sbaglio?
“Un salto nel buio” (Irma Records / Self Distribuzione) è indubbiamente più sperimentale, e nonostante siamo rimasti fedeli al nostro sound di base, ci sono sonorità nuove. Non vediamo l’ora di portare questo nuovo album in tour, grazie anche all’esperienza “on the road” col side project Pino Scotto & Rocky Horror, la componente “live” di questo mestiere, semmai fosse possibile, ci piace ancora di più!
Una cosa che resta è questa “immersione” nei featuring che portate avanti. Un full-lenght pieno zeppo di ospiti che pare impossibile citarli tutti. Ci aiuti?
Certo! Ci sono: Lord Madness, membri delle band di Alborosie, Brunori Sas, e poi anche componenti di Lacuna Coil, Meganoidi, Death SS, Strana Officina, Cadaveria, Opera IX, Terroni Uniti, Bisca, Fratelli di Soledad, The Hormonauts, Blastema, Chop Chop Band e molti altri…. concordo, citarli tutti è davvero complicato! (risate, ndr)
Nel video del singolo “Siamo noi” c’è anche una collaborazione assai lontana da questo ambiente. Parliamo di Kelly Rey, playmate di Playboy. Come nasce l’idea e come si è arrivati a questo?
Lei oltre ad essere una modella, è una skater amatoriale ed una tatuatrice, abbiamo pensato quindi che rispecchiasse a pieno quello di cui il testo del brano parla: vivere lontano dagli stereotipi! Inoltre credevamo che il trittico assieme ad Esa (OTR / Gente Guasta) ed Ettore Carloni (RHumornero), che hanno suonato nel pezzo, potesse funzionare… e infatti non siamo rimasti delusi!
Chiudiamo e pesco la canzone “Oggi come ieri”: forse un inno alla vita come questo è decisamente salvifico. Ma in fondo: si stava meglio quando si stava peggio?
Si sta meglio se si riesce a trasformare il peggio in qualcosa di positivo… o almeno si ha la forza ed il coraggio per provare a farlo!
La redazione di MIE