Save Our Souls: la "Venere acida" del rock. L'intervista su MIE.
La redazione di MIE
Tutt’altro che musica emergente, tutt’altro che retaggi italiani di quel pop che oggi sta scomparendo, tutt’altro che la semplicità main stream delle liriche di amore quotidiano.
Tornano in scena i Save Our Souls, torna il pop rock d’autore che è ormai usanza becera accostarlo solo a nomi di grande fascia come Ligabue o Negrita. C’è un sottosuolo longevo e di grande prospettiva come quello di Bruco e compagni che sono in attività da oltre 20 anni.
Si intitola “Esse o Esse”, un disco che troviamo anche in vinile come ormai pare sia diventata consuetudine per ogni produzione anche della scena indie.
Belle sensazioni di leggerezza anche nei momenti ruvidi di esternazione come la metafora romantica di una “Venere acida” di cui vi presentiamo il video ufficiale. E ci piace quel forte sapore di provincia, quel garage sonoro dei dopo scuola (o dopo lavoro vista l’età dei nostri) che diventa protagonista d’espressione artistica quasi – passateci il termine – adolescenziale. Un bel disco quello che segue…
Venere Acida – il videoclip ufficiale
L’intervista agli S.O.S. – Save Our Souls.
Non trattiamo solo band emergenti ma spesso intervistiamo realtà di grandi carriere per rubare i segreti di tanta longevità. Cosa vi fa restare in campo più in forma di ieri? Oggi che è tutto da consumarsi subito…
La musica é ben più di quello che il mercato vuole venderci o farci ascoltare… Non possiamo pensare di adattarci a quello che si sente in giro ora perché non é nella nostra natura. Fondamentalmente é la passione per quello che facciamo che ci spinge ad andare avanti.
E proprio perché è tutto da consumarsi subito, come resistono canzoni “lunghe” dal pop rock per niente scontato come le vostre?
È il nostro modo di vedere la musica…canzoni che ti diano qualcosa da scoprire anche dopo molti ascolti, che non abbiano necessariamente una struttura lineare… È una cosa che abbiamo sempre trovato affascinante e che ultimamente si é persa per favorire il “facile” ascolto…troviamo noioso sentire 20 secondi di canzone e avere già sentito tutto quello che succederà.
Oppure accusate anche dalla vostra un calo di capacità di attenzione e di volontà di condivisione nel pubblico di oggi?
Si purtroppo. Il fatto che la gente ascolti superficialmente qualche canzone qua e là magari su supporti non adeguati non aiuta… Pensare gli album rischiano di scomparire perché la gente non li compra e non li ascolta é una tragedia… Si rischia di perdere un patrimonio dell’umanità… Non potranno mai più esserci gruppi come quelli che hanno fatto dell’album nella sua interezza delle opere d arte, dovremo parlare solo di canzoni…
È assurdo bisogna cambiare il modo di fruire la musica… Dopotutto siamo ancora qui ad incensare la musica di Beatles, Pink Floyd, Led Zeppelin… Potrebbero esistere oggi? Qualcuno ascolterebbe Bohemian rhapsody fino alla fine oggi? Eppure oggi é più famosa che mai… Possibile che non ci si possa riflette?
La playlist di Novembre targata MIE.
E tutta questa “moda” indie che a valanga pare coprire tutto, non ha sotterrato anche la vostra libertà di scelta?
No non è un fenomeno che troviamo stimolante al punto da influenzare le nostre scelte…
Quanti anni siete in pista ormai? 20? Ne avete viste di metamorfosi… dunque secondo voi verso cosa si sta andando? È possibile prevedere qualcosa?
Prevedere no, mai avremmo previsto lo stato attuale delle cose…. Sono anni che diciamo “non può andare peggio di così” e invece…basta accendere la radio… Sperare però in un futuro migliore e fare qualcosa in merito quello si, sempre.
Dopotutto c’è un fortissimo ritorno del vinile e questo significa che c è gente che vuole ascoltare la musica in un certo modo, dedicandole tempo ed attenzione e soprattutto ascoltare un disco dall’inizio alla fine e ciò é fantastico.
La prossima mossa? Cosa prevede la ricetta degli SOS?
Abbiamo l urgenza di fare uscire nuova musica, abbiamo del materiale nuovo davvero interessante e non vediamo l’ora di concretizzarlo…su vinile!