STRONG è il primo singolo della cantautrice TALIJA. L'intervista su MIE
La redazione di MIE
mestrina Talija, pubblicato e distribuito da (R)esisto.
Strong (Official Video)
L’intervista a Talija
Partiamo dalle origini artistiche, quando hai iniziato a interessarti alla musica?
La musica ha sempre fatto parte della mia quotidianità.
Anche come ascoltatrice ero piuttosto “invadente” già da bambina, nel senso che ascoltavo di tutto e cantavo sopra ogni cosa, anche se magari non capivo nulla perchè l’inglese l’ho approcciato più tardi, durante l’adolescenza, periodo in cui mio fratello Alessandro ha preso in mano la situazione e abbiamo cominciato a scrivere canzoni, più per scansare la noia che altro.
Ho sempre ascoltato di tutto, per me una musica comunica al di là del genere.
Il disco d’esordio è disponibile dall’8 marzo, distribuito da (R)esisto. Come è nato l’album?
L’album è il punto della situazione che avevo bisogno di fare per ripartire dopo anni di stop. È un progetto fatto per me stessa che poi ha preso pieghe inaspettate.
È stato prodotto da Michele Guberti, con cui avevo già fatto delle produzioni ed è stato il risultato finale a convincermi che nel cassetto potevano starci altre cose ma non questa.
La titubanza era nata dal fatto che temevo che gli argomenti trattati potessero risultare pesanti, ma poi mi sono detta che come sempre mi stavo complicando l’esistenza da sola.
È importante invece parlare di cose scomode come la depressione, la dipendenza emotiva, la paura di perdere qualcosa o qualcuno e anche di quanto sia duro trovare forza in noi stessi.
Quali sono i tuoi punti di riferimento?
Musicalmente parlando inizio coi Guns‘n’Roses per diritto di anzianità, Alanis Morissette penso di aver consumato i cd, Moby.
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Come è nata l’idea della copertina del disco?
Che è in realtà un quadro di mio padre. Me l’aveva regalato perché diceva che un po’ mi rappresentava, e in effetti.. Ci sta.
Rappresenta anche molto bene l’idea base del disco, quello che per compiere un certo tipo di crescita a volte sei da sola.
Il punto è che aveva ritratto un po’ tutti in famiglia tranne me, poi si è ammalato e non riusciva più a fare quel tipo di opere. Quindi, adesso che non c’è più, ho voluto rendergli merito del fatto che nel mio percorso musicale ci ha creduto più lui che non io.
E non era uno che faceva il tifo. Io ho aggiunto la scritta alla foto, nient’altro.
Perchè hai scelto come primo singolo “Strong” che ha anticipato l’uscita dell’album?
Perché le spetta di diritto visto che l’ho tenuta da parte per anni. E poi rappresenta bene come mi sento adesso.
Cosa ti aspetti per il futuro del progetto?
Da una parte niente, perché vivo davvero giorno per giorno, dall’altra abbiamo già deciso quale sarà il prossimo singolo e come fare il video.. è grave? Scherzi a parte, mi auguro che richiami persone che abbiano voglia di ascoltare e confrontarsi, così, come input nella vita.