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Area

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La storia della musica italiana passa sicuramente tra le note e la grande Voce di Demetrio Stratos e degli Area.
 
Gli Area – International POPular Group, o più comunemente Area, sono un gruppo musicale italiano attivo dal 1972. L’obiettivo dichiarato del gruppo è il superamento dell’individualismo artistico per creare una “musica totale, di fusione e internazionalità”. Per raggiungere questo scopo gli Area hanno creato un’originale fusione di differenti generi musicali, dal rock progressivo più aperto alle influenze del free jazz alla musica elettronica, dalla musica etnica alla sperimentazione, con costanti riferimenti all’impegno politico.

Storia del gruppo

Con Demetrio Stratos

« Questo gruppo ha… ha quattro anni di vita, e anche la sua musica, chiaramente. Vuole coagulare diversi tipi di esperienze: fonde jazz, come il pop, la musica mediterranea e la musica contemporanea elettronica. La problematica qual è? Abolire le differenze che ci sono fra musica e vita. Gli stimoli che trae questo gruppo vengono direttamente dalla realtà, trae spunto dalla realtà; e dalla strada, chiaramente. » (Demetrio Stratos a uno speciale RAI del 1976)
 

La prima formazione del gruppo comprendeva Demetrio Stratos (voce, organo, steel drums), Victor Edouard Busnello ai fiati (già nel gruppo di Kenny Clarke); il bassista Patrick Djivas, il tastierista Gaetano Leandro, il chitarrista Johnny Lambizi (di origini ungheresi) e il batterista Giulio Capiozzo, e nasce dall’incontro di questi musicisti durante le registrazioni dell’album Radius di Alberto Radius, in particolare nel brano Area, da cui il gruppo prende il nome. Poco prima di registrare il primo LP, gli Area persero per strada Lambizi e Leandro, ed entrarono nella band Paolo Tofani, già chitarrista dei Califfi e musicista attivo nella scena londinese, ed il tastierista Patrizio Fariselli, che già seguiva il gruppo durante i permessi del servizio di leva.

A questa prima formazione si unirono anche Gianni Sassi e Sergio Albergoni, in arte Frankenstein, attivatori e sperimentatori di progetti culturali del periodo, con il compito di scrivere i testi e di curare l’immagine del gruppo. I testi degli Area sono caratterizzati da un forte allegorismo, soprattutto in chiave socio-politica.
Sin dal loro primo album di esordio, Arbeit Macht Frei (il lavoro rende liberi, frase scritta all’ingresso dei campi di sterminio nazisti), e per tutta la loro storia, il gruppo trovò in critica e pubblico pareri, a volte, inversamente proporzionali tra loro. Oltre ai temi politici, all’interno dei loro testi non veniva trascurato l’impegno sociale, fino a giungere (ad esempio la tournée a supporto Cile ) a polemiche con altri esponenti musicali di quel periodo (in primis con la PFM). Non vennero trascurate le esibizioni all’insegna del progresso musicale, che videro gli Area presenti dal concerto Parigi-Lisbona al Parco Lambro, dal centro sociale Leoncavallo alla rappresentazione per gli universitari tenuta al “Teatro Uomo” di Milano.
Dopo l’incisione del primo album, Patrick Djivas lasciò il gruppo per entrare a far parte della Premiata Forneria Marconi (PFM), venendo rimpiazzato da Ares Tavolazzi, proveniente dai The Pleasure Machine. Assieme a lui lasciò anche Busnello, che decise di prendere una propria strada. L’organico composto da Stratos, Fariselli, Capiozzo, Tofani e Tavolazzi resterà celebre come la formazione “classica” del gruppo.
Per valorizzare il proprio tasso tecnico, diversi membri del gruppo viaggiarono spesso all’estero, frequentando le scene musicali di altri paesi (ad esempio Giulio Capiozzo negli USA per apprendere il jazz, o Stratos alla corte di Tran Quang Hai).
Giulio Capiozzo apprese molto della sua tecnica presso il maestro delle percussioni Mohammed Alì, all’Università del Cairo; Demetrio Stratos, proveniente da una precedente esperienza beat con i I Ribelli e costantemente impegnato a migliorare le sue prestazioni vocali, collaborò con i ricercatori del corso di Glottologia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova. Durante la sua permanenza con gli Area Stratos migliorò rapidamente le sue capacità vocali di emissione di diplofonie, sino a migliorarla emettendo quadrifonie. Questa particolare tecnica valse a Stratos la qualifica di “voce-strumento” e la definizione di “polverizzatore della monodia”. Demetrio Stratos era anche un notevole polistrumentista.
Ad Arbeit Macht Frei seguì, a distanza di un anno, la loro seconda produzione, Caution Radiation Area (1974). L’album ottenne discrete critiche ma ebbe un buon seguito tra il pubblico e, in particolare, tra i fan del gruppo. Cometa Rossa divenne il pezzo forte dell’ultimo album ed entrò in posizione fissa nelle scalette del gruppo, venendo suonata in ogni esibizione come pezzo classico della band.

I progetti solisti e la morte di Demetrio Stratos

Con il passare del tempo la band cominciò ad occuparsi di progetti individuali, che videro Stratos impegnato nella produzione di lavori solisti (Metrodora e Cantare la Voce) e anche gli altri membri del gruppo si lanciarono in vari progetti. Conclusa questa fase, la band si ripresentò in sala prove per lavorare all’album successivo, Crac! (1975). L’album presenta spunti in chiave solistica da parte di Fariselli e Capiozzo, ma secondo alcuni non paragonabile ai precedenti Arbeit Macht Frei e Caution Radiation Area.
Il lavoro successivo, Maledetti (maudits) (1976), confermò la volontà degli Area di conservare l’identità creativa della band, nonostante il periodo di “crisi” che stava attraversando il progressive italiano, con la parallela affermazione del punk e di altri nuovi generi musicali.
Parallelamente all’uscita di Maledetti è da segnalare, sempre nello stesso anno, il progetto solista di Demetrio Stratos, con la partecipazione di Giulio Stocchi e di Gaetano Liguori, che prese forma in un album dalle tinte volutamente politiche che riguardavano la strage del campo profughi palestinese di Tal Al Za’atar in Libano.
Nel 1978 uscì “1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!”, con sonorità meno estreme degli album precedenti, ma di grande cura e raffinatezza. Tra i pezzi classici dell’album, “Il bandito del deserto”, in cui viene utilizzata una scala arabeggiante, e “Hommage a Violette Nozieres”.
L’uscita di Stratos dagli Area avvenne nel 1979 a seguito della sua decisione di proseguire progetti personali. Sfortunatamente Stratos si spense il 13 giugno di quello stesso anno, stroncato da un’anemia aplastica a soli 34 anni. In sua memoria fu celebrato un concerto live all’Arena di Milano, organizzato originariamente per pagargli le cure mediche e tramutatosi in un concerto in suo omaggio. All’esibizione parteciparono numerosi artisti dello scenario musicale italiano, tra cui Angelo Branduardi, Francesco Guccini, Antonello Venditti e Roberto Vecchioni, oltre naturalmente agli Area, per un ultimo saluto.
Nel 1980 il gruppo pubblicò l’album Tic & Tac. Tre anni dopo, gli Area si sciolgono per la prima volta.

Gli “Area II”

Un gruppo derivato dagli Area e chiamato Area II è comparso negli anni ’80, comprendendo però il solo batterista Giulio Capiozzo con altri musicisti. Molto più vicino al jazz rispetto alle precedenti incarnazioni degli Area, questo gruppo realizzò due album negli anni 1986 e 1987.
 

Reunion successive

Nel 1993 gli Area si riunirono per un concerto in memoria di Gianni Sassi, da poco scomparso: la formazione era costituita dal trio Tavolazzi-Capiozzo-Fariselli. Tavolazzi uscì nuovamente dal gruppo, che pubblicò un ultimo disco, Chernobyl 7991, e continuò ad esibirsi fino al 1999. Nel marzo del 1997 si esibiscono al Lombardia Festival diretto dai fratelli Luigi e Carmelo Pistillo. Nel 2000, con la scomparsa di Giulio Capiozzo, il gruppo si sciolse nuovamente e Fariselli si dedicò al Patrizio Fariselli Project.
Nel 2009 si riuniscono a Siena con la formazione Fariselli-Tavolazzi-Tofani più il figlio di Capiozzo, Christian Capiozzo. Come ospite si aggiunge Mauro Pagani, organizzatore della “Città aromatica” alla voce e violino. Il 21 settembre la reunion degli Area viene ufficializzata con il concerto al Blue Note Club di Milano [3] (alla batteria c’era Walter Paoli e Mauro Pagani come special guest). A partire da quella data incomincia il Reunion Tour degli Area, che ha attraversato l’Italia e che coinvolge Walter Paoli e U.T. Gandhi alla batteria oltre a diversi ospiti tra cui Maria Pia De Vito alla voce [4], prospettandosi un ritorno alla collaborazione fra Fariselli, Tofani e Tavolazzi anche oltre l’attività live[5].
Il 10 giugno 2011 hanno suonato a Piazza del Popolo a Roma, in occasione dell’iniziativa “IO VOTO”, per i Sì ai referendum del 12 e 13 giugno. Il 20 novembre 2012 pubblicano il doppio album dal vivo Live 2012.
 

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