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Evviva la sincerità. Intervista a Matteo Gabbianelli dei Kutso.

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Salvatore Imperio
di Salvatore Imperio

“La prima sensazione che si prova ascoltando Che effetto fa dei Kutso è quella di essere di fronte ad un album spensierato e ironico, dissacrante e leggero” così iniziava la recensione di Francesco Ricci su MIE.
Un album diretto come una mazzata che nella sua ironia trasmette messaggi importanti e raccontano di una decadenza sociale inesorabile.
Oggi su MIE, abbiamo l’onore di scambiare quattro chiacchiere con Matteo Gabbianelli. frontman, fondatore e autore dei brani dei Kutso che recentemente sono stati ospiti a Stracult, su Rai Due, che vede alla conduzione Andrea Delogu e Fabrizio Biggio con Marco Giusti.

Ecco il videoclip del nuovo singolo “Il segreto di Giulio” estratto dall’album “Che effetto fa”.

Intervista ai Kutso. Il ritorno su MIE di Matteo Gabbianelli.

Caro Matteo, sono passati un bel po’ di anni dalla prima intervista su MIE nel 2014. La band è stata completamente rivoluzionata. Come è andata?
E’ difficile mantenere la determinazione dopo che i riflettori si sono spenti e c’è da rimboccarsi le maniche senza alcuna certezza del futuro.
I kuTso sono sempre stati essenzialmente il mio progetto, dunque ora che sono spoglio di ogni zavorra posso realmente andare fino in fondo con la mia concezione della Musica e chi se ne frega delle visualizzazioni, dell’hype e di tutte quelle cazzate che determinano agli occhi fallaci della Maggioranza il valore di un’opera d’Arte.
 
Prima di parlare dell’album volevo farti una domanda: perchè l’album dura solo 27 minuti?
Rischiate di entrare in loop tra gli ascoltatori.

Il disco è formato da 10 canzoni, che per me sono la giusta quantità.
I nostri brani durano in media due minuti e mezzo l’uno, dunque ecco perché il disco dura poco, inoltre sono il primo a stancarsi quando mi capita di ascoltare pezzi troppo lunghi.
Le canzoni di Che Effetto Fa sono come caramelle che si sciolgono velocemente in bocca: finita una ne devi subito mangiare un’altra per mantenere quella sensazione di benessere gratificante.
Da dove nasce l’esigenza di essere così diretti e trattare argomenti non proprio leggeri?
Circa 15 anni fa ho deciso di eliminare dal mio modo di esprimermi ogni orpello, ogni tergiversazione, ogni introduzione, andando dritto al punto, senza nascondermi dietro la retorica dei significati nascosti.
Odio chi dice una cosa intendendone un’altra. Mi piace essere chiaro e schietto.
 

Ascolta i Kutso su Musica Italiana Emergente Vol.3

 

Il segreto di Giulio” è il vostro nuovo singolo vede la partecipazione di Giulio Berruti. Come è nata l’idea di coinvolgerlo nel vostro videoclip?
Con Giulio ci siamo conosciuti un paio di anni fa, quando con i kuTso eravamo la resident band del programma di Italia Uno “Bring The Noise”.
Io avevo scritto questo pezzo, ragionando sulle smanie dei produttori discografici e ho avuto l’idea di abbinarlo ad un personaggio che rappresentasse, almeno esteticamente, lo stereotipo del bello nell’accezione più comune del termine.
Per fortuna Giulio oltre ad essere un fico e un bravissimo e stimato attore, è anche una persona molto simpatica ed autoironica e si è reso subito disponibile.

“Ogni vetrina è buona per promuovere il proprio progetto,
ma non do a manifestazioni come Sanremo
un valore superiore ad altre iniziative musicali”
Matteo Gabbianelli

Siamo in Italia e se non ti accostano a qualche artista rischi che non si parli di te. A quale artista vorreste essere accostati o prendete ispirazione per le canzoni e lo stile scenico dei Kutso?
Ad iggy Pop, mi piacerebbe aprire un suo concerto e conoscerlo.
A Sanremo ci siete stati nel 2015 e per poco non facevate il colpaccio. Visto la “riforma” che c’è stata nell’ultima edizione, ci riprovereste?
Certo, ogni vetrina è buona per promuovere il proprio progetto, ma non do a manifestazioni come Sanremo un valore superiore ad altre iniziative musicali in termini di rispettabilità. Non ho mai creduto nell’ufficialità, né nel prestigio.
In fondo la musica e lo spettacolo sono come un grande baraccone del circo: appena giri l’angolo e vai oltre la facciata, ti accorgi di quanto è marcia la struttura che sorregge il tutto.
 
Il 2019 si è aperto con il botto. Dove sarete nei prossimi mesi? Attenzione, questa volta non dovrai ricordare a memoria le date come a Stracult.
Il nostro booking sta costruendo ora il calendario estivo che annunceremo nei prossimi mesi, quindi stay tuned e guardate sui nostri social e sul nostro sito www.kutso.com !

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