“Il Tenco ascolta” la nuova canzone d'autore “made in Rome”
Domani, 14 maggio, sul palco de L’Asino che Vola: Simone Avincola, Piergiorgio Faraglia, Valentina Gravili, Giovanni Truppi e SiVa
Ospiti d’eccezione, i Têtes de Bois
Saranno i Têtes de Bois gli ospiti e i padrini della seconda edizione romana de “Il Tenco ascolta”, che si terrà mercoledì 14 maggio, alle 21, con ingresso libero, a L’Asino che Vola (via Antonio Coppi 12,d), uno dei live-club più attivi della Capitale.
Il Club Tenco, la massima istituzione italiana di canzone d’autore, ha deciso – tra le centinaia di proposte che gli pervengono ogni anno – di ascoltare dal vivo cinque cantautori romani. Un’offerta artistica eterogenea che spazia dal rock al folk, all’innovazione. Saliranno quindi sul palco: Simone Avincola, Piergiorgio Faraglia, Valentina Gravili, Giovanni Truppi e SiVa (al secolo Simone Vacatello).
Nel corso della serata il palco dell’Asino che Vola ospiterà anche Antonio Pascuzzo che presenterà in anteprima alcuni dei suoi ultimi brani.
“Il Tenco ascolta” è un modo per incontrare e promuovere la musica di qualità di domani, che è uno dei fini principali del Club Tenco, un format con cui il Club invita ad esibirsi dal vivo in tutta Italia i nuovi cantautori ritenuti più interessanti.
Alla serata del 14 maggio saranno presenti numerosi esponenti del Club a partire dal responsabile artistico Enrico de Angelis e da Antonio Silva, storico presentatore della “Rassegna della canzone d’autore” di Sanremo che, anche a Roma, prenderà le redini del palco per condurre, con l’ironia e il dinamismo che lo contraddistinguono, uno spettacolo ricco di novità e sorprese.
Quest’anno la manifestazione, gode della collaborazione di Radio Popolare Roma ed in particolare del programma condotto da Marco Cavalieri.
L’evento è organizzato dal Club Tenco e l’Asino che vola con Strategie di comunicazione.
Chi sono i cinque cantautori de “Il Tenco ascolta”
Simone Avincola è un cantautore romano doc. Vive alla Garbatella ed ha passato quasi dieci anni della sua vita studiando chitarra alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Ha sempre scritto canzoni. Nel 2008 Beppe Grillo, in occasione del secondo V-Day, pubblica la sua “Io dico basta” nel suo blog. Il suo album “Il Giullare e altre storie” riceve molti apprezzamenti. Nientemeno che Paolo Conte lo definisce “un bel disco, intenso e calibrato“. Nel 2013 pubblica il suo primo lavoro da regista, realizzando il docu-film “Stefano Rosso – L’ultimo romano” con cui vince il Premio Di Rosa, il Premio Pivi della Siae e la Targa Giovani MEI Cinema 2013. Dall’Aprile 2013 inizia la collaborazione di produzione artistica con il cantautore e produttore Edoardo De Angelis. Il nuovo disco “Così canterò tra vent’anni”, che vede tra gli ospiti anche il compianto Roberto Freak Antoni e Paolo Giovenchi, è stato già segnalato positivamente da importanti quotidiani tra i quali “Il Fatto Quotidiano“, “L’Unità” e “L’Espresso” che lo ha consigliato tra i primi 10 dischi dell’anno.
Piergiorgio Faraglia è un chitarrista cantautore. Ai tempi dell’università frequenta compagnie di teatro sperimentale come esecutore dal vivo di musiche originali. Collabora anche con Christine Cybils, ex Living Theatre. Collabora per anni con Stradarte, associazione musicisti di strada, con cui suona in giro per gli antichi borghi di tutta Italia. Incontra il cantautore Marco Conidi e con lui fonda il gruppo L’Altra Razza, con il quale partecipa a varie trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui ‘Help’ di Red Ronnie, Telethon e ‘T.R.I.B.U.’ di Gegè Telesforo su TMC. Nel ’99 fonda con la cantante e autrice Monica Gregori il gruppo Anonima, rock band con un repertorio di brani originali. Nell’estate 2000 realizza un cd autoprodotto, Ali di Pane, con cui debutta come cantautore. L’anno dopo con gli Ezra vince la finale di “Rock targato Italia” edizione 2003. Partecipa nel 2003 come chitarrista alle registrazioni di “WOP”, il cd solista di Raiz degli Almamegretta. Dall’inizio del 2013 collabora assiduamente con Fabio Palombo in “Traindogs”, spettacolo di racconti e musica. Lo spettacolo ha già al suo attivo diverse performance in tutta Italia.
Valentina Gravili, classe 1982. Con il primo disco “Alle ragazze nulla accade a caso” vince il Premio Ciampi come miglior debutto discografico e con il secondo, “La balena nel Tamigi”, in cui compare anche una collaborazione con Enrico Greppi della Bandabardò, si aggiudica il Premio MEI per la miglior autoproduzione. Nel 2013 esce “Arriviamo tardi ovunque”, album che viene accolto da tutta la stampa specializzata come un “disco indispensabile, tra i migliori del 2013” (Buscadero) e come “un capolavoro” (Distorsioni.net). Negli anni Valentina ha condiviso il palco con Suzanne Vega, Manuel Agnelli, Carmen Consoli, Max Gazzè, Perturbazione, Nada, Cristina Donà, Paolo Benvegnù, Brunori Sas. Ultimo nell’ordine, il duetto con i Virginiana Miller in “Femme Fatale” dei Velvet Underground al Blackout di Roma.
SiVa, all’anagrafe Simone Vacatello, si presenta come un “non-cantautore”, nato in Calabria nel 1985 e adottato da Roma non molto tempo dopo. Dichiara di scrivere “testi dall’umorismo opinabile su musiche dalla complessità discutibile”. “Argomenti che non vi interessano, scritti con i piedi” è il suo primo album, con spazzolino da denti allegato. “Questo perché – spiega – la musica alternativa fa più cd di quanti ne venda: test clinici dimostrano che più del 75% degli artisti alternativi, i dischi, se li danno sulle gengive. Avendo avuto sempre gengive sensibili, per supportare l’ascolto della mia musica ho dunque optato per un formato fisico che le rispettasse.”
Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Ha esordito nel 2009 con il disco “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI). A metà strada tra Piero Ciampi, Serge Gainsbourg e Giorgio Gaber, è un cantastorie inclassificabile: provocatorio e poetico, profondamente radicato in questi anni tumultuosi e assieme classico e senza tempo.
Nelle sue canzoni gli aspetti più banali della vita diventano momenti di commovente grandezza e le tragedie, gli amori, i dolori vengono dissacrati attraverso le lenti dell’intelligenza e dell’ironia, in una altalena emotiva senza soluzione di continuità, nella quale l’ascoltatore spesso arriva a non sapere più se ridere o piangere. “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-Jaba Jaba Music/Audioglobe) è il suo secondo disco. Nell’ultimo anno ha suonato costantemente in tutta la Penisola, è stato ospite del concerto del Primo Maggio a Taranto, è stato più volte opening act per Marta sui Tubi, Bobo Rondelli e Zen Circus.
“IL TENCO ASCOLTA”
Mercoledì 14 maggio
ORE 22.00
L’ASINO CHE VOLA
Via Antonio Coppi, 12/d
Roma (piazza Zama – Metro Furio Camillo)