Musica Italiana Emergente intervista MARCO DE LUCA
Ciao Marco, è un piacere curiorare e conoscere la tua vita artistica. Da dove nasce il tuo bisogno di far musica?
Credo che il bisogno di fare musica sia proprio insito nella mia natura,fin da piccolo prima ancora di imparare a suonare,inventavo delle mie canzoni,poi crescendo ho capito che era anche un modo per esprimermi e racccontare agli altri cio che sentivo.
Ti ricordi il tuo primo incontro con la musica?
Il primo incontro è stato da bambino quando ascoltavo le cassette comprate da mio padre,c’erano artisti come De Gregori,De Andrè,Battiato,Battisti,dai quali ho imparato molto,soprattutto per quanto riguarda la scrittura dei testi.
Hai una aspirazione, un sogno nel cassetto, quando pensi alla tua musica?
Ho alcuni sogni nel cassetto,uno è quello di realizzare un disco,cantando insieme ad alcuni artisti che stimo,un’altro è quello di ascoltare un mio brano all’interno di un film,infine mi piacerebbe che qualche artista reinterpretasse un mio brano,perchè credo che questo sia un segno importante della propria affermazione.
Abbiamo notato la tua partecipazione a varie rassegne, pensi che questi contest possano essere una vetrina concreta per farsi conoscere?
Credo che ogni occasione per proporre la propria musica,sia utile e vada sfruttata, io cerco soprattutto sul web di essere presente su più siti possibili,moltiplicando e aumentando così la mia visibilità.
Ascoltando il tuo singolo su MIE – Musica Italiana Emergente, emerge un tuo lato scanzonato. Ci dici tre parole che rappresentino la tua musica?
Le tre parole che posssono rappresentarla sono:introspezione,sperimentazione e schiettezza.