Recensione: Porfirio Rubirosa – Breviario di teologia dadaista

Si dice che la musica appartenga a chi la ascolta. C’è da dire, però, che il “popolo della musica” si divide in due categoria: chi non cerca musica e su fa rintronare come i tormentoni passati per Sanremo e chi ascolta musica più complessa e si avventura in nuove scoperte.
Porfirio Rubirosa è uno di quelli che catturano un pubblico della seconda fascia perché con il suo “Breviario di teologia dadaista” riesce a farci entrare in un mondo di canzoni piene di fascino della complessità che portano l’ascoltatore verso nuove scoperte.
Nel compito di raccontare la contemporaneità dell’uomo fotografandone la realtà che lo circonda oltre che alla sua interiorità Porfirio Rubirosa accompagnato dalla sua band, riesce a divertire, a far pensare, a parlare di noi con stili musicali che vanno da accenni di rock’n’blues, passando per il ragtime e la sirtaki tutto sublimato dal sapore cantautorale che ha sempre contraddistinto l’artista veneziano.
L’Omino biscottino, il videoclip ufficiale
L’artista riesce perfettamente nel compito di inquadrare l’uomo contemporaneo nelle sue debolezze e nei suoi tic e lo incastra nelle inesattezze semantiche che vive in La confusione “Confondiamo il benessere con la comodità/Confondiamo l’egoismo con la libertà/Confondiamo l’idiozia con la leggerezza/Confondiamo l’apparenza con la bellezza”.

Questo “Breviario” di Porfirio Rubirosa rappresenta la capacità artistica di raccontare e non posso negare che ci lascia con quel retrogusto amaro e che ci accompagna nel vivere giorno per giorno in questa atroce mediocrità.
In questo album, ci si potrebbe imbattere in ricordi cabarettistici del racconto che ci porta alla mente i grandi cantautori che scuotevano le menti e ci hanno lasciato qualcosa nell’inconscio permettendo di difenderci per non cadere dal baratro che porta alla realtà mediocre creandosi così una propria critica attraverso uno sguardo differente dal nostro, quello stesso sguardo di chi anima coloro che ci raccontano quello che stiamo vivendo distraendoci dalla corsa senza meta.
Ecco, probabilmente Porfirio Rubirosa ha fatto quello che inconsciamente facevano i grandi della musica cercando di farci capire che la nostra salvezza dipende dalla nostra consapevolezza del mondo. Questo è sicuramente un lavoro che andrebbe ascoltato quando ci sentiamo persi o quando abbiamo il timore di non riuscire a pensare più con la nostra testa, ostaggi della corrente che potrebbe trascinarci in quella sopracitata mediocrità.
Tracklist
01 – Tolomeo perché sei morto
02 – Il giardino dell’Eden (con Sir Oliver Skardy)
03 – Sacramento
04 – La ricetta contro il male
05 – La confusione
06 – Il diluvio universale
07 – Una giornata di sole
08 – Lazzaro ed Epulone
09 – L’Omino biscottino
10 – A tua immagine e somiglianza (Featuring Herman Medrano)
11 – Giudizio universale
12 – Oggi non mi va (con Brabhupada ISKCON Vicenza Vicenza) – Live