ZEFFJACK pubblica FRIENDLESS. La recensione su MUSICA ITALIANA EMERGENTE
Nuovo disco per la band parmense che, dopo aver formato lentamente il suo background sviluppando canzoni con testi in italiano, è successivamente approdata alla formula del power trio strumentale, svincolandosi dalla parola.
La musica seduce ipnotizzando con un ritmico coinvolgente, ma non ripetitivo; è un rock melodico e aggraziato senza essere “invadente”. Canzoni che vogliono esprimersi solo attraverso l’evocazione sonora, universi slegati che potrebbero essere considerati come “sfoghi” di dolore e gioia, affanno e piacere. Sembra quasi un panorama di tanti girasoli desiderosi di luce o una folla in cammino alla ricerca della propria meta, dell’energia più intima.
Musicalità e talento tenebroso nel nuovo lavoro della band.
In particolare, Friendless (Rocketman Records) alterna una musicalità vivace ad un lato tenebroso, in cui si avverte da parte dei tre protagonisti il desiderio di relazionarsi col mondo ed esternare pensieri sempre più ampi e complessi a un pubblico che sappia finalmente accoglierli.
In Poretti party c’è molta melanconia, ma anche abbastanza forza per distruggere e poi ricominciare da capo tutto quanto, ricostruendo dalle macerie. In St. Antony’s Fire si sente nuovamente questo fuoco sterminatore, ma anche visionario e quasi metafisico. Ecco che Starting Light fa penetrare la luce nella band; i suoni degli strumenti sono tenui ma decisi, dolci ma incisivi. Il suono è melodico e armonico e c’è coesione tra i vari strumenti; si intravede una dolcezza nel brano che negli altri è solo accennata.
Eloisa Ticozzi