Egosystema – Dentro il vuoto: Metal? yes, Italians can play it!
Innanzitutto c’è da dire che non è vero che l’hard rock e in particolare il metal non è roba per musicisti italiani! In Italia sono anni e anni che tanti gruppi e gruppetti cercano di proporre questo genere al pubblico, il problema vero è che il feedback ricevuto, tranne che per rari casi (I Rhapsody of Fire ad esempio), è sempre negativo.
A tal proposito, oggi sono qui per presentarvi l’ultimo lavoro di una band metal italiana a mio parere molto meritevole. Loro sono gli Egosystema composti da Cristiano Gallo (voce) , Jacopo Garimanno (chitarra) , Enrico Ferdusi (basso) , Davide Porcelli (batteria) e Davide Cristofoli (synth e tastiere) e la loro ultima fatica musicale si intitola “Dentro il vuoto”.
Al primo ascolto si fa poca attenzione ai testi, tutti rigorosamente in italiano (questa sì che è una rarità nel panorama metal italiano), e ci si fa trascinare dal ritmo “duro”, energico e incalzante delle musiche. Successivamente, prestando più attenzione, ci si accorge che questi ragazzi vogliono esprimere qualcosa anche con i loro testi che ben si adattano alla aggressività del metal; nelle loro parole c’è rabbia, drammaticità, insoddisfazione e una sensazione soffocamento derivante dal non riconoscersi di un animo inquieto ed impulsivo.
Dal punto di vista delle sonorità gli Egosystema sperimentano, devo dire anche con successo, vari sottogeneri del metal, come ad esempio il power metal presente soprattutto nel brano “Giorni” e il melodic metal presente in “Collezione d’anime” e “Ricordi” che appaiono come vere e proprie ballads per metallari dal cuore d’oro.
Che altro dire? Senza “spoilerarvi” altro suquesto album, vi suggerisco di ascoltare “Dentro il vuoto” se siete amanti del genere e siete altresì curiosi di ascoltare i suoni duri ed energici ai quali siete abituati accompagnati dalla “novità” della lingua italiana.