KATRES parla di ARABA FENICE, il suo nuovo album
Esce il 23 febbraio il secondo disco di KATRES, dal titolo “ARABA FENICE”. Prodotto da Daniele Sinigallia, “ARABA FENICE” nasce dalla necessità di raccontare un lento e profondo processo di cambiamento, una simbolica “morte e rinascita” preceduta da un periodo difficile grazie al quale l’artista si forgia per riscoprirsi più forte di prima.
Teresa Capuano, in arte “Katres”, nasce a Catania ma da sempre vive a Napoli. Inizia giovanissima a suonare la chitarra e a comporre. Personalità, passione ed eleganza trovano espressione nei suoi testi e nelle sue musiche, parlando dell’universo femminile con ironia e romanticisimo.
Il disco “Araba Fenice” arriva dopo una lunga tournèe estiva in apertura a Ermal Meta e l’uscita di due singoli, che le hanno permesso di vincere il Premio DiscoDays Giovani 2017: “Ormai ho deciso”, Premio Stil Novo 2017 del Premio Lunezia, e “Bla bla bla”.
KATRES PARLA DI “ARABA FENICE” BRANO PER BRANO
Ormai Ho Deciso: è il brano che apre l’album e racconta una nuova presa di posizione, la voglia di non essere più preda degli eventi. Racconta il necessario bisogno di individuare ed allontanare dalla propria vita le persone e le cose che hanno l’intento di calpestarne i (bi)sogni.
Sei: ripreso il contatto con se stessa, riesce finalmente a guardarsi dentro con lucidità e a dar spazio a nuovi incontri capaci di sconvolgerle l’esistenza in positivo.
Bla Bla Bla: è il tentativo frenetico di descrivere un profondo caos interiore e la sua conseguente incapacità di esprimerlo a parole.
Araba Fenice: è il brano che racchiude in sé l’intero concept dell’album e ne porta anche il titolo; un titolo che l’artista scelse per questo album ancor prima della composizione del brano stesso, scritto alla fine delle registrazioni di quest’ultimo e quindi, simbolicamente, a processo di rinascita compiuto, dopo quell’istante in cui l’aria s’incendia e scivola via portandosi dietro tutto con la coda in fiamme della Fenice.
Non Chiamarmi Amore: è un brano in cui questo nuovo stato le permette di relazionarsi in maniera lucida e consapevole con gli altri, ha imparato ad ascoltare se stessa, i propri bisogni, le proprie necessità, sa cosa vuole, apprezza quello che ha e riconosce la bellezza e l’importanza delle piccole cose.
Come Un’Onda: ripercorre con sana nostalgia il passato e lo lascia abitare serenamente nel suo presente.
Dicembre Lieve: parla di abbandoni lenti e necessari che portano a una catartica liberazione.
La Risalita: ripercorre le tappe più complicate della propria esistenza: quelle del fallimento, della sconfitta e della disillusione. Nel farlo le riconosce proprio come le tappe più significative e necessarie per il suo processo di crescita e rinascita, in una semiosi illimitata che volge ad un’ascesa virtuosa verso la consapevolezza di volersi rinnovare ancora una volta e meglio dell’ultima.