RECENSIONE: ELENA SANCHI – RISVEGLIO

Molte volte capita, tra le centinaia di uscite discografiche che ogni anno vengono fuori sui digital store, sui social e su webzine e testate, che ci si possa soffermare dinnanzi ad un piccolo grande capolavoro che dona serenità ad un paio di orecchie, ostaggio di centinaia di canzoni che si ascoltano nella speranza di essere risvegliati dalla maggior parte di uscite che non sono altro che piattume musicale e che viviamo negli ultimi anni.
Il videoclip.
Elena Sanchi riesce a risvegliarci con il suo nuovo album.
Infatti, giudicare “Risveglio”, il nuovo album della cantautrice romagnola Elena Sanchi, come un piccolo grande capolavoro non è affatto azzardato.
L’album, pubblicato a fine 2018, sta ricevendo fortunatamente ottimi riscontri di pubblico e critica e, una cantautrice come Elena, se lo merita indiscutibilmente.
Elena torna dopo l’esordio di “Cuore Migrante” con cui arrivò ad un passo dalla Targa Tenco nel 2015 come “miglior opera prima” ed in cui MIE fu parte integrante con la promozione di Arianna Conforto.
Cosa troverete in questo album.
In questo album c’è Elena: la sua sensibilità e la delicatezza artistica di una cantautrice che riesce a conquistare il cuore degli ascoltatori con ogni singola canzone.
L’album parte con la canzone da cui prende il titolo, “Risveglio”, ed Elena riesce sicuramente a risvegliarci con un testo ed una melodia semplice e delicata ed è molto facile riuscire a trasformare ogni parola di questa canzone in un personaggio, un ambiente, un elemento o un oggetto in un sogno in cui la cantautrice ci accompagna attraverso la sua nuova storia fatta di nove canzoni.
Si arriva poi a “In caduta libera”.
Il titolo di questa canzone è molto importante perchè è da qui che Elena è ripartita per questo nuovo viaggio musicale. Infatti è stato il titolo della sua avventura di crowfoundng su Musicraiser, superata in modo eccellente dalla cantautrice romagnola a testimonianza del fatto che il percorso artistico di questa piccola grande artista è stato seguito sin dal suo esordio con “Cuore migrante”.
Un album bello dall’inizio alla fine, con passaggi verso la terra nativa di Elena Sanchi e che non annoia mai sia nei testi che nelle musiche di ogni singola canzone.
In ogni canzone, Elena sfrutta tutti quegli elementi artistici che potevano rendere quasi realtà ogni sua singola canzone contenuta in questo album e, cosa fondamentale, questo è un album che non annoia.
Dopo “Cuore migrante”, ci sono tutti i presupposti per confermare un bellissimo percorso artistico di una delle cantautrici che può degnamente rappresentare la musica al femminile a livello nazionale e non solo.
“Risveglio” è un album necessario.
Questo è un album necessario per liberarci, noi ostaggio troppe volte dal sistema discografico italiano che ci intrappola in canzoni di poco spessore che ci vengono infilate nel cervello dalla mattina alla sera.
Elena Sanchi è riuscita a disintossicarci da una realtà musicale superficiale con un album, “Risveglio”, pieno di bellezza, fascino e delicatezza a rappresentare totalmente l’anima artistica di questa cantautrice romagnola che riesce a far innamorare della propria musica chiunque abbia la voglia di ascoltare musica vera.
A testimonianza di tutto questo, l’album termina con una perla intitolata “Cambiamenti di stagione”, con cui Elena Sanchi, ci lascia con un emozionante consapevolezza che la poesia nella musica esiste ancora e lei è una delle migliori rappresentanti di questo movimento nella musica italiana degli ultimi anni.